È il 1985, Forlì ricomincia dal basso. Se non altro c' èun pensiero di meno: dalla fine dell'anno precedente l'amministrazione comunale ha fatto costruire un "diamante" per il softball presso il Polisportivo "Buscherini", e quindi basta con i campi da calcio. Dopo la rinuncia al massimo campionato, la squadra riparte di fatto dalla quarta serie. Attorno alle due Vitaliani e alla Ceccarelli, il gruppo è giovane, ma inanella subito due promozioni e nel 1987 si trova a disputare la serie B. Per Forlì si rivela l'anno forse peggiore: tra imprevisti e problemi di ogni sorta (soprattutto infortuni: in una partita deve scendere in campo perfino "Pupa" Zagatti), la squadra conosce la sua unica retrocessione sul campo. Cui fa seguito un'altra decisione drastica, quella di una seconda rifondazione totale: si riparte ancora dalla C2, inserendo in prima squadra quasi tutte le bambine del settore giovanile. Tra queste, la sedicenne Milva Rossi. Inizia la scalata, e l'Italpaghe tiene il ritmo di una promozione ogni due anni: nel 1989 vince la C2, nel 1991 la C1, nel 1993 la B superando ai playoff Paternò e Silvi Marina. È il ritorno in serie A dopo nove stagioni, con una squadra ricca di entusiasmo e di talento, dove muovono i primi passi le varie Serrani, Silimbani, Valbonetti (1989), Turci, Stefania Vitaliani (1990), Casadei (1991), e dove per l'anno dell'ultima promozione si rivede perfino Milva Ceccarelli, che nel frattempo si era dedicata con successo al tennis.